Bermuda

Bermuda è arrivata un po’ per caso.
Non ci saremmo mai andati se non fosse stata una meta tra New York e l’Italia.

Dopo una settimana passata nella Grande Mela abbiamo deciso di spostarci in questa isola inglese. Si perché questo è, pur essendo molto vicina agli Stati Uniti.

La città più grande è la capitale Hamilton ed è il centro nevralgico della vita sociale.

Come potete immaginare la cosa che colpisce prima di ogni cosa è la bellezza del mare e delle spiagge. Ma c’è di più, basta osservare le differenze con la madre patria che sono sotto gli occhi di tutti (etnia, regione, eccecc…)

Bermuda è stata scelta inoltre come meta per la prossima Coppa America/Louis Vuitton Cup e quindi potrete capire bene l’evoluzione commerciale che sta avendo in questo periodo l’isola, già adesso non esattamente alla portata di tutti.

Girare a piedi alla scoperta è praticamente impossibile, le strade sono molte strette e le auto sfrecciano a velocità sostenuta a qualsiasi ora del giorno e della notte, quindi diventa quasi essenziale affittare uno scassatissimo scooter per poter passare facilmente da un angolo all’altro.

Senza dubbio la cosa che mi ha stupito maggiormente è stato il colore del mare, raramente ho visto un blu così intenso. Davvero raramente.

 


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